Le note nel cuore (Mozart in the Jungle-Pilot)

Ho appena finito di vedere il primo pilot, di una delle serie prodotte da Amazon, si quello con il sorriso sulla scatola. In verità Mozart in the Jungle,non mi ha entusiasmata, mi ha ricordato tantissimo Smash, e mi è sembrato anche troppo semplicistico per il modo in cui presenta il mondo degli orchestrali newyorkesi. Nonostante, la poca attenzione suscitatemi dallo Show, mi è venuto in mente di scrivere un post riguardo la musica, e quella che è la mia condizione atipica.

Io sono cresciuta, ascoltando tantissima musica dei cantautori italiani, De Gregori e Battisti) primi su tutti, ricordo ancora i colori delle audio cassette (lacrimuccia), e quanto mi piacesse infilare il mignolo in uno dei due buchini, che rimandavo indietro il nastro. Ricordo ancora tutte le canzoni a memoria, e sono anche stata convinta, che il mio vero spirito poetico, sia stato influenzato da quei nastri.

Crescendo però, le cose mutano sempre, inizi a ricercare i pezzi che ti piacciono, passando dalla fase punk rock, a quella pop in meno di due settimane. Ho conosciuto i Metallica, a causa della compagnia che frequentavo e lì si è affinato il mio gusto musicale. Notare come la musica fosse così particolareggiata e ben costruita nonostante il testo inglese, mi aveva incentivato a ricercare altri suoni simili.20090430_note_d0

La musica classica è entrata nella mia vita, con  vinili di babbo, che teneva Tony Manero e la Boheme vicini sullo scaffale, giusto per far capire, a me e a mio fratello, l’universalità di ogni singolo suono. Ancora oggi vado a numerosi concerti a teatro, e questo non per la musica dal vivo, ma per i musicisti. Sono così affascinanti, nei movimenti che fanno all’unisono, con le braccia e le spalle che seguono il ritmo, e allo stesso tempo danzano con il loro strumento. C’è tanta sessualità nel vedere un’ orchestra suonare. I movimenti delle labbra dei fiati, il lungo abbraccio dei violoncellisti, i bicipiti dei percussionisti, le gambe del primo violino, tutti questi elementi, mi spingo sempre a non portare attenzione all’esecuzione, ma agli esecutori.

Mi aspettavo che questo Show, riuscisse a inquadrare questo mio modo universale e fisico di concepire la musica, ma per il momento non lo fa, non ci resta che aspettare gli altri episodi, per tornare a chiacchierare della melodia, che muove il mondo.

Good Luck!

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